Il castello di Terrarossa 'produrrà' cultura

Licciana Nardi: finanziato un progetto per realizzare attivita' continuative a terrarossa. Sono previsti una biblioteca naturale con officina e giardino, wi-fi café e un atelier.


Carrara, 10 maggio 2011 - UN CASTELLO che diventa una fabbrica di cultura. Grazie alla sua centralità , alla posizione baricentrica rispetto a tre regioni e diversi parchi. L'antico maniero di Terrarossa è il «prescelto» a diventare presto sede di una nuovissima biblioteca naturale. Un progetto articolato, che si basa sulla fruizione pubblica dell'immobile e che è stato esposto alla popolazione l'altra sera proprio nel castello di Terrarossa. "La fabbrica del castello svolgerà funzioni informative, documentali, didattiche, educative e promozionali del territorio, - spiega l'ideatrice del progetto, Patrizia Boschetti - per questo la Regione ha messo il nostro progetto al primo posto di un bando per finanziamenti. La biblioteca naturale che realizzeremo all'interno sarà aperta a tutti e conterrà anche l'archivio del premio Lunigiana storica, già inserito nella rete provinciale delle biblioteche. Diversi i documenti che ospiteremo, libri ma non solo, anche supporti virtuali e materiale multimediale". E' un progetto ambizioso che coinvolgerà buona parte della popolazione: "L'idea è di una serra botanica di lettura dedicata alle esigenze dei bambini, ma anche un wi-fi cafè per i giovani, spazi di lettura e studio singoli e collettivi. Cerchiamo di rivolgersi a un pubblico vasto, cittadini ma anche enti e associazioni. Senza dimenticare i turisti: il castello per la sua posizione è un luogo di passaggio e di sosta, per questo conterrà corsi, iniziative, spettacoli, laboratori, esposizioni e rassegne.

Diversi gli interventi previsti: all'esterno un giardino naturale, al piano seminterrato l'officina della biblioteca, una sorta di laboratorio scientifico e atelier artistico e artigianale, al piano terra la biblioteca naturale e zona gusto mentre al primo piano una scuola naturale, di confronto, con laboratori e auditorium. Il secondo piano infine è adatto a un ospitale naturale, le sue terrazze infatti permettono di realizzare una zona relax e un osservatorio panoramico". L'architetto Francesco Pedretti ha poi elencato la caratteristiche del castello e un po' di dettagli storici. "Risale al 16esimo secolo ed è un'opera incompiuta, una delle più grandi residenze malaspiniane con i suoi 43 vani utili. A metà maggio inizieranno i lavori, la prima tranche, coperta dai finanziamenti ottenuti riguarderà la biblioteca naturale. Saranno anche eliminati i parcheggi davanti al castello per toglierlo dalla sua eccessiva urbanità". Tra i presenti all'incontro c'erano anche Matteo Tollini di Legambiente, Vincenzo Tongiani di Coldiretti ed Enzo Manenti che ha suggerito l'unione di tutti i castelli della Lunigiana.

Il sindaco Albino Fontana e l'assessore Barbara Maffei hanno poi elencato le attività svolte dell'amministrazione comunale e i nuovi progetti in cantiere. "Il progetto della messa in sicurezza del torrente Civiglia ha ricevuto il finanziamento - ha detto l'assessore - siamo all'opera per realizzare un progetto calibrato sulla cifra ricevuta, oltre 500mila euro, che salvaguardi il rischio di acque residue". "Abbiamo terminato la passerella pedonale verso il Masero - ha continuato il sindaco - ottenuto finanziamenti per le case popolari a Licciana, siamo in procinto di iniziare la sistemazione di alcune aree del Masero con giardini e parchi, abbiamo appalti per l'asfaltatura delle nostre strade, nuovi loculi nei cimiteri. Non abbiamo abbandonato l'idea delle scuole di Terrarossa, ma abbiamo cambiato progetto seguendo le nuove tecnologie e ottenuto anche un contributo. Alle scuole aggiungeremo una struttura per il tempo libero e finalmente sarà tolta la copertura in amianto presente al Masero".

Monica Leoncini