Ubaldo Formentini nel celebre libro "Castelli di Lunigiana" ricorda che la Bastia compare tra i beni che Francesco d'Olivola impegna, nel 1294 e nel 1307, in favore dei marchesi di Villafranca. Forse a seguito del pegno la Bastia resta in proprietà degli stessi signori di Villafranca fin quando, nel 1416, viene occupata, assieme ad altri castelli malaspiniani, dai genovesi, decisi a vendicare l'omicidio di Oderico Biassa, provicario genovese della Spezia, ucciso per mano del marchese Malaspina di Villafranca. Nel 1423 si ha nuovamente notizia della Bastia denominata di "Santa Caterina", popolata allora da trenta famiglie; il documento la annovera tra i possedimenti ritornati nelle mani dei marchesi Malaspina di Villafranca. Dalla documentazione scritta si può tuttavia dedurre che la Bastia fece parte di quei territori assegnati dall'imperatore Venceslao a Giovan Galeazzo Visconti nel 1396 e pretesi dal Senato di Milano nel secolo XVI. Nel 1500 la Bastia fa parte del nuovo feudo malaspiniano di Monti, per diventare sede di un feudo indipendente nel 1535. Il primo marchese che prende il titolo dalla Bastia è Fioramonte (1535-1574), dal quale discendono Cammillo I (1574-1612), Carlo (1612-1662), Ippolito (1623-1638), Francesco (1643-1695), Serafino (1695-1736), Giovanni (1736-1783).

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